Striscio prostatico

Le prostatiti sono affezioni acute o croniche della ghiandola prostatica. La prostata è una ghiandola dell'apparato genitale maschile posta sotto la vescica ed attraversata dell'uretra. E' deputata alla produzione del liquido prostatico, dotato di azione antibatterica ed utile per aumentare la motilità e resistenza degli spermatozoi. uno spermiogramma alterato nel pH, fluidificazione, viscosità e motilità può celare una prostatite.

Le prostatiti hanno un'incidenza che va dal 7% al 12%. Sono patologie estremamente frequenti e colpiscono molto spesso persone giovani. I giovani sono particolarmente a richio per cause molteplici sia di tipo infettivo ma soprattutto comportamentali: stress, fumo, alcool, vita sedentaria, alimentazione inadeguata, cibi piccanti, attività sessuale sregolata, ciclismo, equitazione, motocross, lunghi viaggi in macchina/moto.

Il National Institues of Health (NIH) ha proposto la seguente classificazione delle prostatiti, accettata e utilizzata a livello internazionale (Krieger JN, Nyberg L Jr, Nickel JC. NIH consensus definition and classification of prostatitis. JAMA. 1999;282(3):236-7):
• Categoria I (Prostatite acuta batterica, ABP) Infezione acuta della ghiandola prostatica.
• Categoria II (Prostatite cronica batterica, CBP) Infezione cronica e ricorrente della ghiandola prostatica, con sintomatologia dolorosa, frequentemente associata a disturbi della minzione e disfunzioni della sfera sessuale.
• Categoria IIIa (Sindrome dolorosa pelvica cronica infiammatoria, CPPS) Stato infiammatorio cronico della prostata con presenza di un elevato numero di leucociti nel secreto prostatico, nell'urina o nello sperma dopo massaggio prostatico. Presenta una sintomatologia simile a quella osservata nella categoria II in assenza di una dimostrata infezione batterica.
• Categoria III b (Sindrome dolorosa pelvica cronica non infiammatoria, CPPS) Stato infiammatorio cronico della prostata con presenza di un basso numero di leucociti nel secreto prostatico, nell'urina o nello sperma dopo massaggio prostatico. Presenta una sintomatologia simile a quella osservata nella categoria II in assenza di una dimostrata infezione batterica.
• Categoria IV (Prostatite infiammatoria asintomatica, AIP) Presenza di leucociti e/o batteri nel secreto prostatico, nell'urina e nello sperma dopo massaggio prostatico. Asintomatica.
Dai dati della letteratura scientifica emerge che le categorie I e II comprendono circa il 5% delle prostatiti e sono quelle che rispondono meglio al trattamento antibiotico. La stragrande maggioranza delle prostatiti rientra invece nella categoria III, il che pone in molti casi un problema terapeutico. Non è semplice stimare la prevalenza delle prostatiti. E' stato riconosciuto che in seguito ad un primo episodio di prostatite, la probabilità di episodi successivi è elevata, oscillando tra il 20% e 50%. In Europa, la prevalenza stimata delle CPPS è pari all' 11%; in Italia raggiunge il 13.8%.
La diagnosi di prostatite, secondo la classificazione riportata, avviene tramite:
1. visita andrologica
2. STRISCIO PROSTATICO
3. SPERMIOGRAMMA
4. spermiocoltura e/o tamponi uretrali con ricerca germi comuni, micoplasma, ureaplasma e clamidia
5. esame urine ed urinocoltura

SINTOMATOLOGIA
La sintomatologia è piuttosto variabile sia come intensità, sia come tipologia. Ed è generalmente rappresentata da uno o più dei i sintomi sotto riportati:

. Dolore sovrapubico;
. Fastidio Testicolare, omolaterale o bilaterale;
. Diminuzione del desiderio sessuale sino deficit di erezione;
. Leggera perdita dell'erezione;
. Dolore perineale, avvertibile tra la regione Scrotale ed Anale;
. Eiaculazione precoce;
. Fastidio o dolore durante o dopo l'Eiaculazione;
. Ejaculazione diminuita di intensita' e di quantita';
. Dolore acuto e bruciore sulla punta del pene;
. Possibile Ejaculazione con tracce di Sangue (emospermia);
. Esitazione e difficolta' nell'urinare;
. Aumento della frequenza urinaria;
. Sgocciolio Terminale;
. Sensazione di svuotamento urinario incompleto;

Dati di letteratura indicano che le probabilità di successo (eradicazione completa dei patogeni infettanti) variano tra il 60 e il 95% nel caso della prostatite cronica batterica (Categoria II, NIH-NIDDK).
Va tuttavia tenuto sempre in considerazione che le affezioni prostatiche croniche sono frequentemente soggette a recidive a medio e lungo termine.
Nel caso delle prostatiti acute, il trattamento medico ha solitamente un ottimo successo.Nel caso delle prostatiti di categoria III, le possibilità di successo sono più incerte, data la complessa natura delle sindromi dolorose pelviche croniche.