La capacitazione spermatica consiste nel selezionare gli spermatozoi con migliore mobilità mediante l’eliminazione del plasma seminale, degli spermatozoi immobili e di quelli legati a cellule o detriti.
Il paziente deve osservare un’astinenza di 2-5 giorni, non deve aver avuto la febbre e preso antibiotici nei 15 giorni precedenti.
Una volta raccolto il campione viene incubato per 15′ a temperatura compresa tra i 20°C e i 37°C per ottenere una liquefazione completa.
Dopo questo periodo di tempo si potrà procedere alla valutazione del seme studiandone il volume, la concentrazione, la motilità e la morfologia.
Esistono due metodiche di capacitazione:
• Swim up (da pellet)
• percoll o gradienti discontinui
La preparazione del Liquido Seminale per le tecniche di PMA prevede la scelta fra una delle due tecniche elencate precedentemente (swim up o percoll). In generale, in caso di campioni contenenti cellule rotonde o spermatozoi con residui citoplasmatici evidenti, è preferibile evitare lo swim up perchè, richiedendo due centrifugazioni preventive, può comportare il rilascio di specie reattive dell’ossigeno e quindi creare stress ossidativo con la conseguenza di danneggiare gli spermatozoi.
SWIM UP
Questa tecnica si basa sulla capacità degli spermatozoi con buona motilità di risalire attraverso il mezzo di coltura.
E’ una tecnica molto sensibile e permette un buon recupero nei campioni normozoospermici con un buon indice di frammentazione del DNA spermatico e assenza di stress ossidativo.
PERCOLL/GRADIENTI DISCONTINUI
La preparazione di liquido seminale su gradienti sfrutta la densità degli spermatozoi per isolare quelli vitali; infatti, mediante centrifugazione, a causa del danno alle strutture cellulari e in particolare alle membrane, gli spermatozoi non vitali presentano una ridotta densità rispetto a quelli che, essendo più pesanti, si dispongono sul fondo della provetta.
La metodica di separazione su gradienti richiede l’utilizzo di una colonna di soluzioni a densità crescente al 90% e al 50%.
I gradienti di densità rappresentano anche un filtro per il plasma seminale, per le cellule rotonde e per gli spermatozoi che non hanno motilità progressiva.
La tecnica permette un miglior recupero di spermatozoi mobili nei campioni oligozoospermici, astenozoospermici, con abbondanti cellule rotonde e detriti e con densità elevata.